Mi avete chiesto spesso come fare a riconoscere se una farina e’ di qualita’ o meno,condivido con voi il mio pensiero a riguardo.
Ovviamente quando si parla di una farina e’ tutto soggettivo,quello che piace a me, puo’ non piacere a voi e viceversa.
Io personalmente valuto principalmente questi aspetti:
Il sapore della farina, e cosa mi ritrovo nel prodotto finito (alcune farine sono profumatissime quando impasti ma poi il prodotto non sa di niente) quindi voglio ritrovare il sapore nel prodotto.
Al secondo posto valuto : la lavorabilita’ e versatilita’ di quella farina. Possono darmi la farina piu’ naturale e saporita del mondo, ma se e’ una farina complessa,poco performante, instabile e poco versatile , non fa’ per me.
Chi fa formazione dovete sapere, tratta tantissimi prodotti, impasti, metodi diversi, le variabili sono tantissime, quindi la farina deve venirci incontro e facilitare almeno un po’ il nostro lavoro,che gia’ presenta varie insidie.
Al terzo posto valuto: la stabilita’ della farina.
E’ importantissimo, che la farina , da un lotto all’altro non sia troppo altalenante ,per quanto questo sia possibile quando si tratta di farine abbastanza naturali. Una farina che non cambia mai, e’ sicuramente una farina “ritoccata”.
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